Pubblichiamo una lettera delle associazioni in merito alla questione delle centrali eoliche, indirizzata al Corriere della Sera, a commento di un precedente articolo di Ernesto Galli della Loggia, unitamente al commento in risposta di quest’ultimo.
Condividiamo l’articolo di Ernesto Galli della Loggia «L’affare immorale delle pale eoliche» pubblicato sul Corriere della Sera dell’11 novembre e ringraziamo l’autore per avere chiaramente illustrato una situazione che sta provocando, ormai da qualche anno, la devastazione dell’ambiente e del paesaggio di gran parte del territorio italiano.
Se il Molise sta male l’Abruzzo non sta meglio. L’Alto Vastese, territorio della provincia di Chieti di grande pregio paesaggistico, confinante con il Molise, è sotto un pesante attacco da parte di società che intendono realizzarvi grandi centrali eoliche. Alcuni anni fa le splendide montagne del versante sinistro della Valle del Trigno, nei comuni di Schiavi d’Abruzzo, Castiglione Messer Marino ed altri, sono state distrutte da centinaia di aerogeneratori. Ora tocca alle montagne e alle colline tra la Valle del Trigno e la Maiella. Il Comitato per la Valutazione dell’Impatto Ambientale della Regione, dovrà presto deliberare in merito a un progetto di centrale eolica, in comune di Pizzoferrato, che prevede la messa in opera di giganteschi aerogeneratori, alti 150 metri, in un territorio ancora integro, dove si può incontrare l’orso bruno marsicano, una delle specie di fauna a maggior rischio d’estinzione in Italia, ed inoltre alcune specie di uccelli molto rari, rigorosamente protetti anche a livello comunitario, come il nibbio reale, che vengono facilmente uccisi per collisione con le pale rotanti degli aerogeneratori. Un’altrettanto grande centrale eolica è prevista, in comune di Tornimparte, in provincia di L’Aquila, sulle grandi montagne a ridosso del Parco del Sirente Velino e che costituiscono una delle ultime testimonianze dell’Appennino più selvaggio.
Le associazioni firmatarie di questa lettera sono molto preoccupate perché in diversi casi il Comitato Via ha autorizzato la realizzazione di centrali eoliche devastanti, sia in provincia di L’Aquila che in provincia di Chieti. Si tratta di ambienti frequentati da una fauna di eccezionale valore naturalistico, che tra l’altro costituisce un importante richiamo per il turismo naturalistico, in queste zone una delle poche attività economiche in crescita. Molti scempi sono già stati realizzati ma molti di più sono quelli in attesa di realizzazione. Noi per brevità ne abbiamo ricordato solo due. Ci chiediamo che cosa rimarrà entro qualche anno dell’Abruzzo, pomposamente definito dalla Regione come la regione verde d’Europa e come la Regione dei Parchi. Con gli amministratori che abbiamo temiamo veramente che lo sarà ancora per poco tempo.
Daniele Valfrè, Altura per l’Abruzzo;
Stefano Allavena, delegato Lipu per l’Abruzzo;
Pietro Matta, responsabile energia per Federazione Nazionale Pro Natura;
Stefano Orlandini, Salviamo l’Orso – Associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano ONLUS
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Ho avuto occasione di incontrare qualche tempo fa il Presidente della regione Abruzzo Chiodi. Per quello che ho potuto capire della persona sarei abbastanza propenso a credere non permetterà che si realizzino gli sciagurati progetti di cui parla questa lettera.
Ernesto Galli della Loggia