Comunicato stampa del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini
(Jenne, 15/11/2012)
Facendo seguito alle recenti notizie diffuse da alcuni organi di stampa riguardanti l’orso bruno marsicano nel territorio del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, si conferma che la presenza del plantigrado, dopo il primo avvistamento del 26 settembre, è stata confermata da altri avvistamenti e segni di presenza, che ne hanno appurato la frequentazione nei comprensori di Filettino e Trevi nel Lazio.
Il Commissario Straordinario Maurizio Lucidi tiene a ricordare che il Parco dei Monti Simbruini è da anni impegnato in attività di monitoraggio sulla presenza dell’orso bruno marsicano. Tali monitoraggi, condotti nell’ambito di specifici protocolli e progetti (“PATOM: Piano d’Azione Tutela Orso Marsicano” e “Life Arctos”) hanno evidenziato la frequentazione delle specie su tutto il territorio dell’Area protetta.
Dal punto di vista naturalistico si ricorda che nessun tipo di reintroduzione di orso bruno marsicano è mai stata condotta né nel Parco dei Monti Simbruini né in nessuna area dell’Appennino Centrale e che la specie in questione è a fortissimo rischio di estinzione, con un numero di esemplari estremamente ridotto, concentrati soprattutto nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Maurizio Lucidi ed Alberto Foppoli confermano che tutt’ora nel Parco, continuano i monitoraggi e le azioni previste nei Progetti citati, al fine di verificare la presenza nel territorio di nuovi orsi, nonché favorirne la presenza stessa, tramite concessione di recinzioni elettrificate agli allevatori, interventi selvicolturali adeguati, lotta al bracconaggio e corretta pianificazione venatoria al di fuori dell’Area Protetta.
Così come il Corpo Forestale dello Stato, in un recente comunicato, anche l’Ente Parco rassicura la popolazione sulla presenza dell’orso, in quanto si tratta di un animale generalmente elusivo; inoltre si evidenzia il valore aggiunto che la presenza di un animale raro può fornire a un territorio protetto come quello dei Simbruini.