Per chi segue l’attivita’ dell’associazione Salviamo l’Orso e la sua newsletter il fenomeno di cui parla il recente comunicato emesso dal PNALM a firma di 4 enti diversi http://www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=27649 (Orsi nell’area di connessione tra PNALM e PNM ) era gia noto essendo stato da noi registrato e sottolineato in piu’ occasioni da 2 anni a questa parte….a dispetto delle strampalate teorie di qualcuno che, in perfetta malafede e per scopi poco limpidi, continua ad intonare la litania dell’orso che lascia il PNALM per fame quando fortunatamente i nostri orsi non sono mai stati cosi grassi, grazie all’abbondanza delle risorse alimentari che trovano sul territorio ed a ripetute annate di pasciona (abbondanza di faggiola)
Fa piacere quindi rilevare che tutti gli Enti interessati ne diano pubblica comunicazione e si preparino a coordinarsi per affrontare gli inevitabili problemi e disagi che questo lento processo di ricolonizzazione provochera’ in territori non piu’ abituati alla presenza dell’orso. L’altra faccia della medaglia e’ pero’ la certezza che la specie continua a mostrare un’invidiabile vitalita’ (confermata da un lievissimo aumento demografico registrato dall’ultimo censimento genetico del 2011) pur essendo una popolazione di piccolissime dimensioni con tutti i pericoli che questo comporta. E’quindi assolutamente cruciale che la specie, in questo suo timido tentativo di ampliare il proprio areale, venga attentamente monitorata e i potenziali pericoli che e’ destinata ad incontrare nel suo nuovo spazio siano individuati e adeguatamente mitigati.
Salviamo l’Orso nei limiti delle sue possibilita’ gia’ da tempo si e’ attivata in tal senso, iniziando a collaborare con l’area MAB molisana al confine con l’Abruzzo e con la riserva dell’Abetina di Rosello aree entrambe interessate da questa nuova presenza ursina. Abbiamo collaborato alla chiusura di alcune piste forestali in Molise , abbiamo dato la nostra disponibilita’ a pagare i danni causati dall’orso in aree che sono fuori dai territori dei Parchi ed a finanziare opere di prevenzione (recinti elettrificati). In alcuni casi abbiamo raccolto campioni genetici che grazie alla disponibilita’ dell’Ente PNALM saranno inviati all’esame genetico per capire se gli esemplari campionati siano gia’ noti oppure no.
Il nostro auspicio e’ che questo processo sia gestito in comune da tutti gli enti con l’indispensabile contributo del CFS, l’unica amministrazione che ha competenza anche sulle aree fuori-parco. Solo un approccio comune e condiviso puo’ dare buoni risultati su un territorio vasto, interprovinciale ed interregionale dove le giurisdizioni si accavallano e le criticita’ diventano cosi ingovernabili nel solito caos di inefficienze e ritardi all’italiana.Tutto cio’ puo’ essere risolto in parte con l’impegno personale dei responsabili e dei tecnici di tutti gli enti interessati che devono impegnarsi a collaborare senza remore o anacronistiche gelosie come purtroppo e’ accaduto in anni non lontani gli anni in cui ” la mano destra non sapeva cosa facesse la sinistra ” ma non basta , infatti se non si vuole campare alla giornata diviene ancor piu’ importante la necessita’ di porsi degli obiettivi a corto medio e lungo termine e di approntare una strategia per raggiungerli ed allora ecco che torniamo a chiederci ed a chiedere a chi spetti disegnare o elaborare questa strategia…forse all’Autorita’ di Gestione del PATOM.. al MATTM …o a chi altri ? Ci viene cosi in mente il Convegno svoltosi a Pettorano nel Giugno del 2013 in cui dopo parecchi anni tutti i responsabili dei Parchi e delle Riserve dell’areale dell’orso ed i professionisti della conservazione si incontrarono per discutere del monitoraggio della specie nelle sue aree marginali, un bel convegno che si risolse pero’ solo in un esame dello stato delle cose….. ebbene forse e’ arrivato il momento di un secondo convegno che disegni i contorni di una politica comune affinche’ lo sforzo della specie non vada vanificato ma bensi’ accompagnato ed aiutato con misure e provvedimenti adeguati.
Il Consiglio Direttivo di Salviamo L’Orso – Associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano ONLUS