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Il Sindaco e il Bosco di S. Antonio

23 Marzo 2018 | Non categorizzato

Il Parco Nazionale della Majella “palestra” per le dispendiose fantasie dei Sindaci.

Sono di questi ultimi giorni le polemiche provocate dall’annuncio, nel corso del bel convegno organizzato dal Parco Nazionale della Majella “L’Altra neve”, di un progetto che l’amministrazione comunale di Pescocostanzo avrebbe in serbo per il monumentale Bosco di S. Antonio, maestosa ed antica formazione forestale famosa in tutta Italia per i suoi faggi centenari e oggi ricompresa nel territorio del Parco Nazionale della Majella.

Pur ricadendo in un’area di Riserva integrale in cui per legge tutti gli interventi infrastrutturali sono severamente vietati (a dire il vero, tutti gli interventi dell’uomo dovrebbero esser vietati, persino il pascolo, se non autorizzato specificatamente dall’Ente Parco), par di capire che qualcuno pensi a edificare una struttura ad uso della scuola di sci di fondo, ma, ancor peggio, addirittura un impianto per l’innevamento artificiale… a 1300 metri di quota!

Alcune associazioni ambientaliste regionali e una di rilevanza nazionale come la LIPU hanno duramente commentato quest’ennesimo tentativo di utilizzare il denaro pubblico in aree protette nazionali e regionali a scapito dei fini istituzionali per cui Parchi e Riserve furono istituite, vale a dire conservazione e protezione della natura. Niente di nuovo sotto il cielo di una regione un tempo conosciuta come “Regione verde d’Europa”, ma da anni in balia di una classe politica miope ed incapace, dedita solo allo smantellamento sistematico del nostro sistema di aree protette, principale motore dell’unico possibile sviluppo turistico sostenibile.

I Sindaci sono la prima linea di questa classe politica inutile ed arretrata e il territorio del Parco Nazionale della Majella, chissà perché, sembra essere il posto “perfetto” per dar sfogo alla loro dispendiosa fantasia… dalla zip line di Pacentro, alla seggiovia di Gamberale, dall’intervento multimilionario di cui si parla da anni sulla Majelletta per finire adesso con la più modesta neve “artificiale” nel bosco di S. Antonio. Sembrerebbe incredibile ma in un Abruzzo interno privo di servizi essenziali per le popolazioni che vi risiedono, con una viabilità da terzo mondo piagata dalle frane e in attesa da anni di una bonifica definitiva di alcuni siti di discariche, vere e proprie minacce per la salute di tutti noi, ci si propone di gettare denaro pubblico nei progetti di cui sopra!!

Il Sindaco di Pescocostanzo si difende sulla stampa dichiarando di “aver concertato preventivamente con la Regione Abruzzo ed il Parco Nazionale della Majella l’intervento…”, ma il Direttore del Parco, Arch. Oremo Di Nino, da noi interpellato pubblicamente su Facebook, nega che l’Ente Parco sia favorevole o abbia dato un ok preventivo al progetto. Quindi qualcuno non la racconta giusta…

Noi siamo propensi a credere al Direttore visto che il Signor Sindaco non sembra aver grande conoscenza di ciò di cui parla quando paragona l’innevamento artificiale di cui si è dotato Roccaraso, stazione sciistica fuori dal parco nazionale, ad un intervento da effettuarsi nell’area del parco e per di più in piena zona di riserva integrale. Ma tant’è… imprecisione, superficialità e “pressapochismo” sono il marchio di garanzia di gran parte dei Sindaci d’Abruzzo!

 

Salviamo l’Orso – ONLUS

L’Aquila, 14/03/ 2018