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A seguito dell’inoppugnabile ordinanza del Consiglio di Stato del dicembre scorso, le associazioni Orso and Friends e Salviamo l’Orso hanno chiesto al Ministro dell’Ambiente un incontro urgente per accelerare l’iter per istituire l’area contigua nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per arrivare, così, dopo quasi trent’anni, ad ottemperare finalmente all’applicazione dell’art. 32 della legge 394/91.
Nel Lazio, a tal proposito, nei prossimi giorni ci sarà un primo incontro tra la Regione Lazio, i sindaci dei comuni del versante laziale del PNALM e l’Ente Parco, per procedere alla realizzazione dell’area contigua.
Le associazioni Orso and Friends e Salviamo l’Orso da anni spingono per raggiungere questo importantissimo obiettivo, soprattutto per la salvaguardia dell’orso bruno marsicano.
Uno degli indirizzi della norma è che l’attività venatoria venga svolta dai residenti dei comuni del parco. Le associazioni da sempre sostengono che l’applicazione di questa legge dello Stato sia fondamentale, perché i cacciatori locali conoscono perfettamente il territorio e gli animali. Questi devono avere dalla loro il privilegio di cacciare nelle loro zone ma anche l’onere di controllare queste terre. L’area contigua potrebbe essere il punto di partenza per riordinare una volta per tutte un problema che si trascina da anni e che ha contrapposto sulla base di luoghi comuni cacciatori e ambientalisti. Secondo questi pensieri popolari, tutti i cacciatori sono nemici dell’ambiente e tutti gli ambientalisti considerano i cacciatori loro nemici, ma questo non è vero. Le persone che vivono e frequentano le montagne dove vive l’orso non possono invece non essere coinvolte nella salvaguardia di questa specie a rischio.
Con l’area contigua si metterebbe fine, inoltre, a un business più o meno lecito legato alle aziende faunistico venatorie e che spesso è stato sinonimo di favori ad amici e amici degli amici.
Salviamo l’Orso e Orso and Friends
Frosinone, 11 Gennaio 2019
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