Dopo una settimana di perlustrazioni, il personale del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, del Parco Nazionale della Majella, della Riserva Monte Genzana Alto Gizio e dei Carabinieri Forestali ritengono che il cucciolo dell’orsa investita e uccisa la sera del 24 dicembre si sia rifugiato in tana, anche per effetto delle temperature rigide che si stanno registrando sul territorio di Castel di Sangro in questi giorni. Il pomeriggio del 27 dicembre il cucciolo era ritornato sul luogo dell’incidente ed era stato colpito di striscio da un’auto che procedeva a velocità moderata, uscendone apparentemente incolume. Ci auguriamo che il riposo invernale cancelli dalla sua memoria le sciagure che ha subìto, ma non il timore di quella strada che sarà ancora lì al suo risveglio.