Lo scorso 25 marzo l’orso M20, noto come Juan Carrito, è stato traslocato dall’area faunistica di Palena a una zona interna del massiccio della Maiella.
Per 19 giorni Juan Carrito è rimasto in un territorio completamente privo di insediamenti umani, monitorato intensivamente dal personale addetto del Parco Nazionale della Maiella, e senza mai avere contatto diretto con l’uomo. Durante questo periodo JC ha mostrato la sua capacità di vivere in natura, nutrendosi delle risorse che l’ambiente gli ha offerto.
Allo scoccare del ventesimo giorno, Juan Carrito è tornato a fare delle incursioni nel Comune di Roccaraso e Rivisondoli, dove ha preso di mira un paio di masserie isolate e ha predato delle galline e una capra. Questo comportamento non ha nulla di sorprendente, in quanto rispecchia la reazione comune di un orso di fronte a un pollaio o una stalla che non siano adeguatamente difesi.
Dal 25 aprile Juan Carrito è stato avvistato nel Comune di Pescocostanzo. L’Amministrazione Comunale ha prontamente avvisato la popolazione e messo in atto delle misure di gestione dei rifiuti consone alla presenza di un orso nel paese, mostrando di avere realmente a cuore il benessere di Carrito.
Pensiamo che ci si possa ritenere soddisfatti di come si sta comportando JC, un orso che era ormai stato dato per perso e che, invece, sembra essere in grado di correggere i suoi comportamenti più confidenti. Siamo fiduciosi che questa spinta positiva, unita a un comportamento adeguato da parte della popolazione locale, possa consentire a Juan Carrito di vivere in libertà.
Per questa ragione Salviamo l’Orso si schiera contro ogni ipotesi di captivazione di M20, ipotesi che troverebbe una durissima opposizione legale dell’associazione.