Da 30 a 1500 esemplari: ecco come si salva una specie. (Un articolo di Flavia Farina).
Nello speciale di Meridiani Montagne dedicato ai Monti Sibillini e al lupo si parla di altre due specie simbolo dell’appennino centrale, il camoscio d’Abruzzo (Rupicapra pyrenaica ornata) alle prese con i tentativi di reintroduzione nei principali gruppi montuosi appenninici per evitare all’esigua popolazione di essere “vulnerabile a malattie infettive o a improvvise mutazioni ambientali”, e l’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), presente nel massiccio umbro marchigiano per alcuni anni (2006 – 2010) e poi spostatosi spontaneamente verso sud fino ad essere “campionato” nella Riserva Naturale Montagne della Duchessa (RI).
L’articolo sottolinea l’importanza per la salvagaurdia dell’orso di “mantenere alta la qualità delle connessioni ecologiche tra le aree protette” e sottolinea che la “mortalità per cause dipendenti dall’uomo è troppo alta (82%) e gli interventi per ridurla sono assolutamente insufficienti”.
Conclude la giornalista: “Perché anche quella dell’orso marsicano diventi una storia a lieto fine è necessario agire, e agire in fretta”.
Meridiani Montagne – Monti Sibillini
Settembre 2012. Anno XI – N. 58
http://www.meridiani.com/turismo/avvio_meridiani.cfm
Esperienze – Natura. Alla scoperta della biodiversità. Pp 122 – 124.