I lavori sono cominciati prima della pubblicazione della VIncA e quindi sospesi in data 26 luglio.
Dopo la sua pubblicazione, lo studio rivela una serie di incongruenze e mancanze, che rendono il documento non conforme ai requisiti delle Linee Guida Nazionali sulla VIncA (G. U. del 28/12/2019). Tra le varie mancanze spiccano l’assenza dell’impatto dell’illuminazione notturna, del disturbo sonoro e persino degli effetti dell’innevamento artificiale.
Ancora, è assente la rilevazione delle fioriture di orchidee, uno dei principali elementi floristici che rendono un habitat “prioritario”.
Si sfiora l’assurdo, con la “censura” sulla presenza della Jacobea vulgaris subsp. Gotlandica, una specie rarissima per la flora italiana e inclusa negli allegati II e IV della Direttiva Habitat.
Una mancanza molto singolare, visto che l’area è provvista di pannelli informativi che rendono noto al pubblico della presenza di questa specie.
Come sempre, le domande che ci poniamo sono le stesse. Cosa porterà alle comunità locali questo intervento?
Quanto potrà essere attrattivo questo intervento nel movimentare nuovi flussi turistici, a fronte dell’indiscutibile danno che esso causa a un ambiente prezioso come quello dei Piani di Pezza?
Noi pensiamo che si stanno impiegando finanziamenti pubblici che meriterebbero ben altre utilizzazioni, senza che tutto ciò porti a qualche posto di lavoro in più, ma solo a una generica qualificazione dell’offerta turistica.
