Domenica 10 settembre alle ore 10 in Piazza Mazzarino a Pescina, in provincia di L’Aquila, si è svolta la manifestazione “Un futuro per l’Orso”, in memoria dell’orsa Amarena e in difesa della fauna italiana.
Oltre a Salviamo l’Orso, la manifestazione ha avuto come primi promotori WWF Italia, LIPU, LAV, ENPA, Legambiente, LNDC Animal Protection, Dalla parte dell’Orso.
Per questa manifestazione unitaria delle associazioni ambientaliste e animaliste è stato scelto come luogo simbolico il comune di Pescina dove una intera comunità, al pari della stragrande maggioranza degli abruzzesi, ha vissuto in maniera assolutamente pacifica i frequenti passaggi di Amarena lungo le strade e i vicoli del paese e delle frazioni.
Il corteo è stato seguito da circa 1.500 persone, che hanno sfilato in silenzio per le vie del paese per chiedere che la politica nazionale e regionale cambino passo e inizino finalmente a far applicare le leggi per la tutela della fauna.
Le richieste dei manifestanti:
- una pena esemplare per chi si è macchiato di questo gravissimo atto, senza alcun accanimento, ma nella convinzione che atti del genere non possano essere risolti con il pagamento di una semplice ammenda
- un impegno straordinario affinché sia garantita la sopravvivenza, libera e in natura, dei due cuccioli di Amarena
- fine del clima di odio verso la fauna italiana che sta alimentando gli atti di bracconaggio e di crudeltà contro gli animali cui assistiamo giornalmente
- inasprimento delle pene per coloro che si macchiano di reati contro gli animali e, più in generale, contro lo straordinario patrimonio naturale del nostro Paese
- rafforzamento di politiche gestionali capaci di garantire la coesistenza tra le attività umane e le specie selvatiche, ad iniziare dai grandi predatori, attraverso la diffusione di corrette conoscenze, di buone pratiche di comportamento e degli strumenti di prevenzione e di indennizzo dei danni.