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L’orso continua a frequentare il territorio molisano

3 Maggio 2016 | Non categorizzato

Mentre in Abruzzo e Molise si discute già  del prossimo calendario venatorio il passaggio di un orso marsicano viene documentato da una fototrappola di un socio di Salviamo l’Orso tra Capracotta e Pescopennataro in un’area che l’associazione ha individuato da tempo come un importante corridoio ecologico che garantisce la comunicazione tra Parco Nazionale della Majella e PNALM.
Per questo grande mammifero, il più grande della fauna italiana, la possibilità di muoversi agevolmente tra le aree protette dell’Appennino abruzzese e molisano è assolutamente necessaria a garantire la sua sopravvivenza. Solo espandendo il suo areale, cosi come si afferma nel PATOM (Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano) la specie sarà in grado di incrementare i suoi numeri esigui (50-55 esemplari) ed arrestare l’inevitabile  deriva genetica che ne consegue.

Ecco perchè Salviamo l’Orso chiede con forza alle Regioni  Abruzzo e Molise di garantire al plantigrado la necessaria tranquillità nelle aree che seppur aperte all’attività venatoria sono fondamentali per garantire la connessione tra aree protette. Noi non pretendiamo  il divieto di caccia ma chiediamo  solo una mitigazione delle modalità di caccia al cinghiale, il divieto della “braccata”, la pratica più impattante  che può mettere a rischio non solo  la presenza dell’orso  ma provocare anche l’abbattimento dell’animale per errore.

Crediamo che lo spettacolo che il  video di Antonio Liberatore mostra meriti di essere salvaguardato per le generazioni future e per tutti coloro che amano la natura selvaggia del nostro Appennino. Siamo altresì sicuri che la stragrande maggioranza dei cacciatori molisani la pensino come noi  e siano disposti a qualche piccolo sacrificio in favore di un’animale che abbiamo ancora  la fortuna ed il privilegio di ospitare, unico paese in Europa occidentale che insieme alla Spagna può ancora vantarsene!