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Conservazione

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Perché proteggere l’orso?
Tante potrebbero essere le risposte: per la sua unicità, per il suo valore estetico, perché è una risorsa economica per le popolazioni locali, perché lo dice la legge, per una questione di civiltà, per una sfida, ma soprattutto perché è una specie a rischio di estinzione.

La conservazione della natura è un obbligo morale al quale non possiamo e non dobbiamo sottrarci.
Quali sono le motivazioni alla radice di tale obbligo?
Sono motivazioni di tipo ecocentrico (valore intrinseco delle specie) e di tipo antropocentriche (valore d’utilità per l’uomo), ma le prime devono avere un peso schiacciante sulle seconde.

Motivazioni ecocentriche

L’orso marsicano ha il diritto di evolversi secondo i naturali tempi dell’evoluzione.
Tutte le specie si evolvono e la stragrande maggioranza di esse a un certo punto si è estinta; è un processo naturale ed è parte integrante dell’evoluzione. Tuttavia, si stima che il tasso di estinzione attuale sia 100-1000 volte superiore a quello delle passate ere geologiche a causa dell’essere umano. Ci troviamo di fronte a una forzatura di un processo che è la base fondante della vita nella sua essenza più profonda. Il diritto all’evoluzione non appartiene solo a Homo sapiens ma è un diritto universale.

Le perturbazioni indotte dall’uomo stanno violando la scala spaziale e temporale dei disturbi naturali.
La vita sulla terra è stata segnata da grandi eventi di disturbo, come eruzioni vulcaniche, impatto di meteoriti, oscillazioni climatiche. Questi eventi hanno segnato il cammino evolutivo dei viventi e sono avvenuti a distanza di migliaia o più spesso milioni di anni l’uno dall’altro, in maniera casuale. Al contrario, le perturbazioni indotte dall’uomo sono molto più frequenti di quelle naturali e avvengono con estrema regolarità o addirittura con continuità nonché su vastissima scala (pensiamo alla deforestazione, al processo di urbanizzazione, al processo di regimazione dei corsi d’acqua). Questa violazione della scala temporale e della scala spaziale delle perturbazioni distrugge gli ecosistemi, non da il tempo agli ecosistemi di raggiungere il loro equilibrio naturale, impedendo di fatto la naturale evoluzione.

Resilienza degli ecosistemi a maggior ricchezza di specie.
Molti studiosi ritengono che gli ecosistemi a maggior ricchezza di specie e a maggior complessità siano in grado di mantenere la loro efficienza quando sottoposti a delle perturbazioni più di quanto non lo siano gli ecosistemi poveri di specie. Gli ecosistemi sono costituiti da reti di relazioni tra tutte le sue componenti, tanto più la rete è fitta, tanto più l’ecosistema sarà in grado di resistere ad una perturbazione.

Motivazioni antropocentriche

Valore spirituale della biodiversità.
Incontrare un orso in una faggeta o seguire con lo sguardo il volo di un’aquila sono fenomeni che suscitano nell’uomo una emozione e ne arricchiscono lo spirito. Moltissimi viventi, con i loro ecosistemi, sono alla base di diversi aspetti cruciali delle religioni e dell’arte e hanno da sempre accompagnato l’uomo fin dalla sua preistoria. La conservazione della biodiversità arreca dunque benefici spirituali all’uomo.

Valore economico legato a risorse e servizi
Gli ecosistemi possiedono un enorme valore economico legato alle materie prime e, in generale, alle risorse che forniscono: nel momento in cui queste risorse sono sovrasfruttate (legname, stock ittici, suolo) e non hanno più il tempo di autorigenerarsi, l’uomo si trova a fronteggiare enormi crisi produttive che generano fortissimi scontri sociali e problemi economici. Una delle più importanti risorse naturali è data, per esempio, dall’uso farmacologico delle piante e di molti altri organismi: proprio dagli esseri viventi sono stati scoperti i principi attivi che hanno portato alla produzione di vaccini e farmaci oggi indispensabili alla salute umana; preservare la biodiversità implica preservare altre specie attualmente a noi ignote ma che potrebbero essere utili in futuro per nuovi principi attivi. I processi ecosistemici sono alla base della nostra vita quotidiana e della nostra salute: interrompere tali processi implica un forte danno all’economia e alla vita sociale dell’uomo.

Valore ricreativo
Il valore ricreativo deriva dal valore spirituale della biodiversità sopra citato (il piacere di vedere un animale o un paesaggio, il piacere di camminare nel silenzio di un bosco, il piacere di cacciare una volpe e simili) e dal fatto che alcuni soggetti sfruttano economicamente tale valore; difatti il cacciatore è disposto a pagare per avere la licenza di caccia, un amante dei cetacei è disposto a pagare per andare a fare osservazione diretta delle megattere ecc…

Il Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano

Il Piano d’azione per la tutela dell’orso marsicano (PATOM) è una dichiarazione di intenti e impegni tra Ministero dell’Ambiente, Regioni ed Enti.

Il Piano d’azione per sua natura non può produrre atti aventi forza di legge. Per far sì che le misure previste dal Piano siano attuate, queste devono essere rese vigenti da un passaggio politico a livello regionale, provinciale, comunale o delle aree protette con l’emissione di leggi, regolamenti, deliberazioni, ordinanze e altri atti aventi forza normativa.

Sono quindi di strumenti strettamente legati alla volontà politica degli amministratori locali e regionali anche se i dettagli di ciascuna misura devono essere definiti da specialisti di biologia ed ecologia dell’orso e scienze veterinarie, polizia ambientale, pianificazione delle aree naturali protette.

Misure previste nel PATOM 2022-2024

  • Attività coordinata sinergica di prevenzione e gestione dei danni che comprende
  • Inventario e messa in sicurezza delle fonti trofiche
  • Gestione del fenomeno degli orsi confidenti e problematici
  • Concordare iniziative da mettere in atto con le amministrazioni locali e gli enti
  • Verifica periodica dei risultati ottenuti
  • Istituzione di un’area contigua in tutti i Parchi ricadenti nell’areale di presenza dell’orso, in cui vigano regolamenti per la gestione delle attività antropiche, in particolare:
  • Regolamentazione dell’attività venatoria
  • Regolamentazione della raccolta dei tartufi
  • Iniziative per la prevenzione e risarcimento dei danni da orso
  • Prevenzione dei rischi legati al traffico veicolare, si auspica di applicare le attività previste dal progetto LIFE Safe Crossing anche nei comprensori del Parco Naturale Regionale del Sirente-Velino, dell’Alto Molise, del Parco Nazionale del Matese e nella Riserva MAB Collemeluccio-Montedimezzo.
  • Prevenzione e gestione dei rischi connessi alla trasmissione di malattie, con particolare riferimento al controllo sanitario del bestiame pascolante allo stato brado e alla gestione dei cani e del randagismo.
  • Implementazione del monitoraggio genetico e di popolazione all’interno dell’intero areale dell’orso
  • Implementazione delle misure di contrasto alla mortalità e al disturbo di origine antropica e delle attività finalizzate alla gestione degli orsi confidenti, tramite le seguenti misure:
  • Miglioramento del contrasto all’uso dei veleni
  • Implementare il coordinamento tra le strutture preposte alla sorveglianza del territorio, come Carabinieri Forestali, Guardiaparco e Polizie Provinciali
  • Revisione del protocollo per gli orsi confidenti.

Salviamo l’Orso
Associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano ONLUS
Via Parco degli Ulivi, 11
65015 Montesilvano (PE)
Italy

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