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habitat & biodiversità

Dove l’orso vive bene, gli esseri umani vivono bene.

Un ecosistema sano è alla base della sopravvivenza di tutte le specie, uomini compresi.
Per questo motivo Salviamo l’Orso si occupa di portare avanti diverse azioni di miglioramento ambientale, per favorire l’espansione dell’orso e garantire un ecosistema sano a tutte le persone che ci vivono. Salviamo l’Orso opera principalmente in quelli che vengono definiti “corridoi ecologici”. Si tratta di aree molto vaste in Appennino centrale, che fungono da connessione tra diverse aree protette. Questi territori, per lo più montuosi, rappresentano delle aree vitali per l’espansione degli orsi, ma non ricadono in nessuna area protetta. Con il nostro lavoro cerchiamo di preparare questi territori all’arrivo degli orsi, rendendoli più accoglienti e sicuri.

gli interventi sul campo

Rimozione del filo spinato

In passato era uso comune recintare con il filo spinato attività agricole e rimboschimenti per proteggerli dall’ incursione di animali domestici e selvatici. Questa pratica, ora vietata e caduta in disuso, ha lasciato centinaia di chilometri di filo spinato abbandonato sulle montagne dell’ Appennino centrale. Oltre ad essere un detrattore della qualità ambientale, le recinzioni di filo spinato rappresentano un pericolo e una barriera per la sopravvivenza e lo spostamento degli animali. Dal 2018 Salviamo l’Orso, grazie al fondamentale lavoro dei volontari, ha iniziato ad individuare le aree di presenza del filo spinato e a rimuoverlo. Si tratta di un lavoro manuale impegnativo: i luoghi da raggiungere sono spesso remoti, il filo viene rimosso a mano e riportato a valle per lo smaltimento. Tuttavia, “il gioco vale la candela”: dal 2018 i volontari di Salviamo l’Orso sono stati in grado di rimuovere in media 10 km di filo spinato all’anno (con picchi fino a 20 km!)

metri di filo spinato rimosso fin ora

Fonti di cibo naturali

Varie aree dell’Appennino centrale in passato erano adibite alla coltivazione. Con lo spopolamento e l’industrializzazione vaste aree sono state abbandonate e stanno lentamente tornando alla natura. Tra queste vi sono numerosi campi frutteti abbandonati, lontani dai paesi. Queste aree costituiscono delle potenziali fonti di cibo naturale per gli orsi residenti e in espansione. Al fine di incentivare la colonizzazione di nuove aree da parte degli orsi, Salviamo l’Orso dal 2017 effettua degli interventi di potatura dei frutteti, per renderli più fruttuosi, e messa a dimora di alberi da frutta. Gli interventi di potatura vengono effettuati ogni anno sul finire dell’inverno e in autunno, prima che gli uccelli inizino la nidificazione e in corrispondenza del periodo di quiescenza. Si tratta di interventi “leggeri”, dal momento che vogliamo che l’ambiente rimanga il più naturale possibile. I volontari di Salviamo l’Orso si occupano di rimuovere le piante competitrici, come rosa canina e rovi, che rischiano di soffocare l’albero ed effettuare uno sfoltimento dei rami secchi. La piantumazione viene effettuata o mettendo a dimora degli alberi da frutta, selezionando le specie più adatte, o lanciando le cosiddette “bombe di semi”: degli involucri con al loro interno i semi di varie specie di frutta che fanno parte della dieta dell’orso.

alberi potati

Messa in sicurezza delle vasche di raccolta dell’acqua

L’Appennino centrale è un ambiente carsico e un clima piuttosto arido. Per questa ragione i pastori in passato costruivano delle vasche, di dimensioni variabili, per raccogliere l’acqua piovana da utilizzare durante il periodo estivo. Queste vasche in montagna, una volta indispensabili, sono ora abbandonate e costituiscono una vera e propria trappola per gli animali selvatici che entrano per abbeverarsi e rinfrescarsi ma non riescono ad uscire. Nel 2010 due orsi sono stati trovati morti annegati in una di queste vasche, la tragedia si è ripetuta nel 2018. In questo caso a perdere la vita sono stati una mamma orsa con i suoi due cuccioli. In seguito a questi gravissimi eventi, Salviamo l’Orso ha iniziato a impegnarsi per mappare e mettere in sicurezza, o chiudere, queste vasche.Data la grande variabilità nelle dimensioni e nella posizione delle vasche, gli interventi che Salviamo l’Orso effettuano possono variare dalla semplice chiusura con una griglia, allo smantellamento della pozza, fino all’intervento di compagnie di costruzione che prendono in carico il lavoro. Vista la scarsità di acqua nei periodi di siccità, quando possibile, cerchiamo di mantenere fruibili queste vasche costruendo delle rampe di risalita che consentano agli animali di uscire.

vasche messe in sicurezza

Strade sicure

Gli incidenti stradali sono tra le principali cause di morte note dell’orso bruno marsicano. La presenza delle strade causa una frammentazione degli habitat. Gli animali che vivono in questi territori hanno bisogno di spostarsi e, nel farlo, a volte sono costretti ad attraversare delle strade. Il rischio di incidenti stradali è particolarmente alto nelle strade in cui non sono presenti, o non sono in numero sufficiente, sottopassi e sovrappassi agibili. Un’altra diffusa causa di incidenti è legata al superamento dei limiti di velocità. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, Salviamo l’Orso si impegna su diversi fronti. Installiamo cartelli stradali per sensibilizzare i guidatori a mantenere una velocità moderata nelle aree di presenza dell’orso Installiamo catadiottri ottici e acustici, questi dispositivi vengono posizionati sui paletti catarifrangenti. Quando colpiti dai fari delle macchine producono un fascio luminoso e un suono acuto che spaventa eventuali animali presenti al lato della carreggiata, scoraggiandoli ad attraversare nel momento in cui sta passando la macchina. Apriamo sottopassi e sovrappassi: Salviamo l’Orso si impegna ogni anno a mappare, monitorare e ripulire sottopassi e sovrappassi per garantire che siano liberi per il passaggio della fauna selvatica.

Goccia dopo Goccia

L’Appennino centrale è un ambiente arido e carsico. Specialmente nel periodo estivo, e alla luce dei cambiamenti climatici che portano a inverni sempre meno nevosi ed estati sempre più calde, la disponibilità di acqua diventa di importanza fondamentale.Salviamo l’Orso si sta impegnando per aumentare le risorse idriche disponibili per la fauna selvatica sistemando fontanili inutilizzati in aree montane e effettuando piccoli interventi sulle pozze naturali per renderle più resistenti alla siccità. Gli interventi richiedono un grande lavoro poiché spesso richiedono di raggiungere luoghi remoti in montagna, e, soprattutto nel caso dei fontanili, possono essere molto costosi.

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